Il teatro della città di Riccione
via Don Giovanni Minzoni, 1
(angolo viale Maria Ceccarini, 163)
Senza temere l’Utopia.
Pier Vittorio Tondelli
Dall’8 novembre 2015 il teatro di Riccione ha cambiato nome ed è diventato Spazio Tondelli. Con questo gesto la città ha ricordato Pier Vittorio Tondelli a sessant’anni dalla sua nascita e a trenta dall’affermazione al Premio Riccione con La notte della vittoria. Dinner party. È un gesto doveroso nei confronti di uno scrittore che ha saputo raccontare come nessun altro la Riviera adriatica, lo spirito e la cultura di questo “gigantesco transatlantico arenato sulla sabbia”. Ed è anche un omaggio sincero a un uomo che al nostro territorio ha dedicato ricerche preziose e appassionate, culminate nella mostra del 1990 Ricordando fascinosa Riccione.
Intitolargli il teatro della città significa mantenere viva la memoria di quell’esperienza straordinaria. Ma il modo migliore per raccogliere a pieno l’eredità lasciata da Tondelli è fare di quel teatro un luogo vivo, una casa delle arti aperta ad autori, attori, musicisti, artisti e giovani talenti che hanno il coraggio di mettersi in gioco e allargare il mondo della cultura a nuovi orizzonti e più coraggiosi linguaggi. Uno Spazio Tondelli, appunto.
Per rendere questa casa delle arti ancora più aperta e accogliente, il Comune di Riccione nel 2020 ha deciso di sottoporre lo Spazio Tondelli a un importante intervento di ristrutturazione. In attesa del completamento dei lavori, lo spirito dello Spazio Tondelli continua ad animare le iniziative culturali di Riccione, grazie a una stagione teatrale itinerante che al suo vecchio nome, La bella stagione, ha aggiunto un nuovo sottotitolo: Spazio Tondelli on the go.
Mentre il mare si fa grigio e si ingrossa e gli alberi perdono le foglie e gli uomini della riviera si rinchiudono in casa, anche le cabine, i battelli, le sedie a sdraio, i negozi, le serrande, gli infissi delle finestre, si chiudono in se stessi, offrendosi alla salsedine spinta dal vento, alle intemperie, alla pioggia, alla neve che le invecchierà allo stesso modo in cui invecchia i corpi degli uomini. Quello che affascina della riviera adriatica, durante i mesi invernali, è dunque la scoperta della vita segreta delle cose e degli oggetti. […] Ma quello che avvince del paesaggio adriatico fuori stagione è anche il suo presentarsi come un grande contenitore, vuoto e spoglio, in cui la fantasia può liberamente ambientare i propri sogni.
– Pier Vittorio Tondelli, Un weekend postmoderno
Pier Vittorio Tondelli (Correggio 1955-1991) ha esordito nel 1980 con Altri libertini, libro che ha raccontato euforie e disperazioni di un’intera generazione. Sono poi seguiti Pao Pao (1982) e il testo teatrale Dinner Party (pubblicato postumo nel 1994): quest’opera, con il titolo iniziale La notte della vittoria, ha partecipato nel 1985 al 38° Premio Riccione per il Teatro, aggiudicandosi il premio speciale “Paolo Bignami”. Sempre del 1985 è Rimini, straordinaria epopea che ha consegnato al successo letterario la Riviera adriatica (oltre 100.000 copie vendute). Le sue ultime pubblicazioni sono Biglietti agli amici (1986), Camere separate (1989), la raccolta di saggi Un weekend postmoderno (1990) e L’abbandono (1993, postumo). Dalla metà degli anni Ottanta ha lavorato al “Progetto Under 25”, dedicato alla scrittura delle nuove generazioni. Alla sua memoria il Premio Riccione per il Teatro assegna un riconoscimento speciale riservato agli autori under 30. [Foto © Fulvia Pedroni Farassino]